giovedì 6 novembre 2008

Elogio di mio figlio Tomaso

Tutti sempre ,rammentando il nome Ancillotti , pensano Alberto,certo Alberto è il babbo, il costruttore delle mitiche moto che tante pagine hanno scritto nella storia del fuoristrada ma vi posso dire che se, come tanti si ha piacere che il figlio segua le orme del padre e ne sia degno erede, direi che nel mio caso il desiderio è piu' che esaudito
Lo vedo all'opera in officina al lavoro di progettazione,quando con il CAD muove le mani con il mouse e sulla tastiera come fosse Barenboim al piano,quando giudica un leveraggio ed ad occhio mi sà dire la curva di progressione ,dandomi dei punti,pur essendo il papà del Pull Shock, allora sono felice di dire che anche alla quarta generazione ,il sangue Ancillotti sa sempre, forse di piu', di meccanica
L'ho visto tenace,poco prima della fatidica gara del mondiale, alle prese con la forcella che non lo convinceva come scorrevolezza, cambiare, con calma ma determinato,tutto il monolite della Marzocchi per dare al Milivinti una bici al massimo ,io sarei già stato preso dal panico visti i tempi ristretti che ci rimanevano!
E che forcella!,forse qualcuno pensa che il meccanico e l'assistenza consista nel regolare il cambio o cambiare un copertone od una serie di sterzo?no signori,non per noi, Tommy fà di piu',la forcella non ci convince? bene rifacciamo noi completamente la cartuccia dell'idraulica ,pensiamo che con una molla non sia bilanciata? bene ne facciamo due,le boccole hanno troppo gioco?bene le cambiamo con altre di diversa tolleranza,non parlo dell'ammortizzatore quello lo facciamo addirittura tutto noi noi e lo smontiamo controlliamo e rinfreschiamo prima di ogni manche decisiva ,cambia la tipologia del percorso? bene si cambia la taratura,si cambia la geometria con tiranti di mm in mm ,il pilota non ci sà dire ,non ha abbastanza decisionalità? fà niente ,l'esperienza ci dà già i giusti parametri sappiamo noi come fare anche se lui non riesce a dircelo!
Questa è a parer mio "assistenza" in un mondo race, dove ogni minimo particolare fà la differenza,in coppa dove in uno stesso secondo ci possono essere una decina di piloti,questo si chiama supportare il pilota
E' Tommy che ha seguito i nostri in giro per l'europa da Vallnord alla Scozia da Maribor a Schladming, divedendo con loro ogni giorno e nuova esperienza,con Bugno poi ,da cinque anni come un fratello maggiore,a sciare insieme d'inverno,ad allenarsi e svilupparsi a Les Gets,a preparare la pasta sul camper e insieme a studiare le traiettorie, insieme nelle libere uscite la sera
Mai,malgrado la durezza dei percorsi, un problema alla bici, sempre da parte di Tommy il sorriso facile che lo contraddistingue
E' chiaro che questa cosa l'ha sentita, forse,anzi certamente, ancora piu' di me ma mi ha fatto piacere che mi abbia detto di voler rimanere ,comunque, in buoni rapporti,anche se con un po' di amarezza ha aggiunto: perchè non assistiamo un po' di piu' i nostri Inglesi ,li abbiamo sempre un po' piu' trascurati rispetto ai nostri ,perchè l'anno prossimo, non andare anche alle gare in Inghilterra ,visto che da quanto ci ha riportato il nostro importatore avremo ancora i tre di quest'anno e forse c'è anche il ritorno di uno che aveva cambiato?
Alberto Ancillotti