giovedì 21 luglio 2011

Pausa di Scopello.. ancora un po' di tecnica

Alcuni mi hanno giustamente chiesto di spiegare meglio in cosa consita questa rivoluzione del forcellone con capriata rovesciata,è vero, dovevo mettere delle foto esplicative, le metto ora assieme ad un po' di assunti tecnici.

Come erano Prima

Un altro esempio di "capriata alta"


Questo sotto invece, il forcellone moderno, "PULL" con "capriata bassa",che è diventato uno degli aspetti tecnici irrinunciabili per la indispensabile guidabilità di una Motogp,identico nel concetto al forcellone della DHP



Tratto da MOTOGP:COM: "Guardando la nuova GP12 (In questo caso Ducati come del resto tutte le altre concorrenti in Motogp) salta infine all’occhio anche il forcellone, ora con capriata bassa (finora non adottabile proprio a causa della sospensione full floating): questa soluzione ha dei vantaggi non indifferenti a livello di comportamento della moto. Rispetto alla capriata alta è infatti possibile abbassare notevolmente il punto (in scienza delle costruzioni viene definito “centro di taglio”) attorno al quale avviene la torsione del forcellone quando questo viene messo sotto sforzo. In parole povere, quando il forcellone viene sollecitato in curva, si torce: questo movimento con la capriata bassa avviene attorno a un punto più vicino al terreno, con un conseguente minor movimento del punto di contatto della gomma a terra. Tutto ciò si traduce in un vantaggio prestazionale e in termini di feeling al retrotreno.Aggiungo io a quanto detto dal giornalista, che la disposizione della capriata bassa esalta i vantaggi PULL della sospensione, estendendo lo stesso concetto al forcellone, in torsione infatti, tende maggiormente a stabilizzarsi direzionalmente rispetto ad uno con capriata alta" (Mi sento di dare un altro consiglio ai tecnici Ducati, ora che avete messo in linea la sospensione post, fate un telaio come si deve e smettete di far fare al motore un compito che non solo non è il suo ma che è controproducente.
Il motore è una entità troppo rigida, che risente troppo della sua potenza per poter venire assunto a parte portante della moto, il motore portante è una insensatezza e puo' esssere solo una fonte di una catena di problemi di guida
Per questi stessi ragionamenti, molti anni prima che la Yamaha lo scoprisse in MotogP ,era stato concepito nel 1999 nella cantina di Sambuca, il forcellone della prima Tomaso DHP ,tubolare ma concettualmente assolutamente identico.La cosa mi porta a fare un ragionamento su quanto oggi,in tutti i settori race sia importante l'affinamento di particolari che a prima vista ed ad uno non addentro, possono sembrare tracurabili,quanto importante sia diventato lo studio dell giusto rapporto tra flessibilità e rigidità della stuttura.
Stoner dice: "l'analisi della rigidità della moto è addirittura prevalente, che le quote e la geometria se la modificano facilmente ma la base è fare una moto con determinate caratteristiche elastiche."
Queste affermazioni mi fanno oltremodo piacere, (per non dire gongolare)proprio perchè,non nell'oggi di Stoner ma nel molto antecedente periodo motociclistico ,era già la mia tesi, la mia ricerca! Ero perfino arrivato a brevettare, un canotto di sterzo su silentblock, proprio per sondare i limiti nella ricerca della giusta flessibilità.Adesso anche in campo MTB io e Tomy, siamo esattamente in linea con questa raffinata tecnica ,sono anni che su la base di uno stesso concetto strutturale ,lavoriamo sulla disposizione, sul diametro dei tubi sulla loro curvatura , sul single top tube, sul doppia culla, dai diametri da 30 a 40 dei tubi ,per arrivare infine all' Y del 2012 che ,non a caso, è l'anno del nostro "ventennale" in DH. .Con molta sincerità devo dire ed è una constatazione, che il continuo sconvolgimento del progetto base iniziale o semplicemente dell'anno prima ,così caratteristico dei prodotti taiwanesi ,rende impossibile qualsiasi applicazione di un tale tipo di ricerca, essenziale per un prodotto da gara, di qualsiasi disciplina a due ruote si tratti.
Quando provate una Ancillotti e sentite da subito un feeling,sentite sincerità e sicurezza di guida ,dovete saper che non è un caso, questo è il frutto (oltre alla sospensione)proprio di questa ricerca fatta con cognizione, della giusta dose di flessibilità/rigidezza della struttura, di questo sviluppo di ogni pur minimo particolare,che portiamo avanti da anni, su un concetto base quanto mai moderno e nello stesso tempo mai stravolto
Alberto Ancillotti